Sì è svolta ieri sera 18 luglio la Cena d’Estate nella “Casa Isabella Rossini” a Via Anicia 7 in Trastevere presso la casa gestita dalla Comunità di Sant’Egidio.

Un momento emozionante che ormai ricorre dai tempi del dopo Covid dove tutti gli ospiti provenienti da 15 paesi si riuniscono per condividere insieme un momento di festa e di solidarietà . Tante le storie emozionanti che hanno commosso gli ospiti e benefattori della Fondazione Isabella Rossini, sostenitrice dell’iniziativa .

La serata è poi culminata nel festeggiamento di due compleanni di un ragazzo libico ed uno del Congo e nel susseguirsi di canti di “Happy Birthday ” in tutte le lingue degli ospiti presenti (in ucraino, arabo, brasiliano, libico, africano , italiano , ecc….)

Il Presidente della Fondazione Alessandro M. Rinaldi insieme alla moglie Maria Laura Garofalo ed al figlio Raffaele , sostenitori anch’essi dell’iniziativa , nel ringraziare il direttore Elio Pittiglio e tutti i volontari presenti della Comunità di Sant’Egidio per la loro dedizione alla cura ed attenzione alle persone, ha ricordato che sono già passati 5 anni quando nel gennaio del 2019 cominciò questo percorso di assistenza e di sostentamento agli indigenti con la sistemazione della cucina principale della Casa per poi continuare l’anno successivo con un progetto di ristrutturazione del piano terra per accogliere famiglie provenienti anche dai corridoi umanitari, dandogli così il nome di Casa Isabella. 

La serata è stata promossa per condividere l’esperienza dell’accoglienza e per far sentire tutti veramente a casa . Musica dal vivo e un assortito buffet hanno poi allietato la serata .

——————

La Fondazione Isabella Rossini ETS- Ente Terzo Settore,  nasce a Roma  il 22 dicembre 2015, persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e di sostegno e creazione di progetti in ambito sociale, culturale ed economico – sociale a favore di soggetti svantaggiati come indicati dall’art. 10 del D.Lgs. 460/97 . In particolare è dedita al sostegno economico per la realizzazione di specifiche esigenze di carattere sociale (integrazione sociale, necessità assistenziali, etc.) o sanitario, la promozione della cultura e dell’arte presso tali soggetti attraverso l’organizzazione di incontri e corsi di formazione, la realizzazione di progetti che facilitino l’accesso all’attività sportiva dei soggetti svantaggiati indicati dal succitato decreto legislativo.